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Iniziativa gratuita previo accreditamento.
Dal 25 al 28 febbraio 2021
Tre film di Anne e Erik Lapied, registi animalier che raccontano con la loro produzione gli ambienti e la fauna del Parco Nazionale Gran Paradiso.
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Iniziativa gratuita previo accreditamento.
La ricerca appassionata degli animali di montagna vive nello spirito di Anne ed Erik Lapied. Con più di mille giorni passati tra il Parc del la Vanoise ed il Gran Paradiso i due cineasti naturalisti sono diventati specialisti, disposti a raccontarci alcune delle loro più straordinarie osservazioni.
Chi, dall’alba al tramonto, condivide il territorio con l’aquila reale, con il gipeto barbuto, con la volpe o con lo stambecco, incontra inevitabilmente il giorno fortunato. Le sequenze sono eccezionali, fra cui l’appostamento di tre ore per osservare i lupi, di quattro giorni in compagnia della timida lepre bianca, oppure ancora i folli inseguimenti dei camosci su una falesia.
Nella seconda parte le toccanti immagini di «Survivre» testimoniano l’adattamento degli animali di montagna al freddo, alla neve e alle tempeste.
Si tratta di un animale dai sensi iper sviluppati, che caccia sia di giorno che di notte, in grado di sopravvivere negli habitat più diversi.
Capace di fronteggiare gli uomini la quota, il freddo e i ripidi pendii. Il suo opportunismo e la sua grande adattabilità gli hanno permesso di prosperare fino a diventare il carnivoro più diffuso del pianeta, che vive anche nelle nostre montagne. Abbandoniamo il sentiero degli uomini e dei loro pregiudizi per muoverci discretamente sulle tracce della volpe. Arriviamo fino ad una tana in quota nel cuore delle Alpi. Sono nate quattro volpi. Sopravvivranno tutti alle insidie della vita in alta montagna?
Il documentario è la storia di Anne e Erik e dei loro molti inverni trascorsi sulle montagne della Valle d’Aosta a filmare gli animali selvatici. Uno di questi inverni però non lo scorderanno mai, un inverno così rigido che i due hanno dubitato spesso della propria capacità di resistere lassù, immobili, in un villaggio sotterrato dalla neve e dal gelo, prima di potere ridiscendere a valle. All’estremità della valle, dall’alto dei suoi 4061 metri, la cima del Gran Paradiso veglia e insieme, spaventa: in Valsavaranche la montagna è incombente. Le immagini, si sa, raccontano meglio delle parole: vedremo quindi Anne e Erik stabilizzare il treppiede, filmare, evitare di congelarsi le dita, finire la sequenza degli stambecchi, continuare il film cominciato tre anni prima. La montagna cambierà ancora le carte in tavola e i due coraggiosi cineasti sapranno adattarsi alle nuove intemperie. È sempre la montagna ad avere l’ultima parola.